ROMA, 15 mag. – “Lo Stato italiano si sta ponendo il problema delle sofferenze e degli incagli delle banche. Sarà un passaggio delicato in cui si dovrà fare molta attenzione per non far pagare di nuovo gli errori dei dirigenti bancari ai cittadini italiani”.

Così Gianpiero Samorì, esponente di Forza Italia e presidente del Mir – Moderati in Rivoluzione.

Le sofferenze dichiarate si dice ammontino a 180 miliardi ma, a mio parere, sono almeno il doppio visti gli scellerati comportamenti delle banche nell’elargire credito soprattutto a grandi gruppi inadempienti. Probabilmente ora si cercherà di traslare tutta questa porcheria sul bilancio dello Stato – spiega Samorì – Un’azione che può avere una logica, ma solo nella misura in cui al togliere una sofferenza corrisponda un aumento di credito. Se non viene garantito questo passaggio, purtroppo, ancora una volta, il malgoverno delle banche verrà riversato sulle spalle delle imprese produttive e i contribuenti saranno trattati di nuovo come bancomat”.

La soluzione non può essere quella di socializzare ancora le perdite delle banche e incidere sempre più pesantemente sulle tasche dei cittadini. Tutto ciò non dev’essere permesso. Quindi  – conclude Samorì – quando arriverà in commissione questo provvedimento esigo che i miei rappresentati facciano trincea in Parlamento, esigo che sbattano i pugni sul tavolo e alzino la voce per evitare questo scempio”.