Bce

ROMA, 20 gen. – “Ho letto alcuni giorni fa che è allo studio del Governo italiano in intesa con la Bce un provvedimento assolutamente demenziale: la Bce comprerebbe i crediti derivati delle banche italiane ma, in quanto alla riscossione, dovrebbe avere la garanzia dello Stato. Questo significa rendere pubblica, quindi a scapito dei contribuenti, una malagestione di natura privata”. Lo afferma Gianpiero Samorì, esponente di Forza Italia e presidente dei Moderati in Rivoluzione.

“Ora – spiega Samorì -, se questo provvedimento si abbinasse a un provvedimento di azzeramento di tutte le dirigenze bancarie per cui la banca che vuole farsi salvare dallo Stato deve azzerare tutti i propri vertici perché incompatibili con queste cariche, in tal caso, questa misura, intesa come sanatoria, potrebbe essere accettabile”. “Ma che le banche, dopo essere state salvate in questo modo, continuino ad essere gestite dalle stesse classi dirigenti colpevoli di aver creato tale marciume, è inaccettabile. Ed è incredibile che l’opposizione non si esprima su questo punto” continua Samorì.

“Non saranno certo questi provvedimenti e quest’Europa bancocentrica, dove tutto è al servizio delle banche e a danno di famiglie e imprese, a risanare i nostri istituti di credito né tanto meno la nostra economia”.