ROMA, 15 apr. – “Tutto questo parlare sul Def non è altro che puro esercizio di demagogia. E’ evidente che la realtà economica effettiva, quella delle aziende, delle famiglie, degli operatori economici, non trova riscontro con quello che accade nella politica e nei media. Poi però ci sono i numeri, nella loro cruda neutralità, a spiegare come siamo messi e dove stiamo andando”.

Lo afferma Gianpiero Samorì, esponente di Forza Italia e presidente del Mir – Moderati in Rivoluzione.

Il debito pubblico è in esplosione e questo vuol dire che tutti gli investimenti finanziati sono in eccesso di debito. Un debito – continua Samorì – che si alimenta in un momento in cui gli interessi sono di fatto crollati e ciò significa che non è neanche più possibile dare la colpa agli interessi. La colpa è dell’inefficienza del nostro sistema pubblico.”

“Il nostro sistema pubblico distrugge voracemente tutta la ricchezza che il sistema privato produce creando una somma infinita di disuguaglianze e privilegi – spiega Samorì – . Chi è nelle istituzioni ha tutto senza dare niente, chi lavora fuori dalle istituzioni da tutto senza ricevere niente. Si tratta di una scelta di natura filosofica, è l’alternativa tra chi è istituzionalista e chi è liberista. Questi due mondi non possono coesistere perché il pubblico distrugge quello che il privato crea portando ad un impoverimento collettivo di tutta la società. Il contrario di ciò a cui punta il liberalismo economico. Le conseguenze – conclude Samorì – le pagheranno anche le generazioni future a cui, in questo modo, si sta lasciando un’ulteriore eredità da risanare.”