Europee: Samorì (FI), o cambiamo l’Europa o non possiamo restare

ROMA, 13 mag. – “L’Europa è stata una grandissima occasione di pace e integrazione e l’Euro ha dato delle enormi opportunità, però è costruito in un modo non più sostenibile per la nostra economia”. Così Gianpiero Samorì, candidato di Forza Italia alle elezioni europee nella circoscrizione Nord Est, ospite questa mattina a Omnibus (La7).

“Ora non si tratta di vedere se rimanere o no nell’Euro ma fino a che punto è possibile rimanerci. Solo con determinate condizioni potremo restarci: le politiche economiche e monetarie devono essere decise dal governo europeo e non dalla Bce; bisogna costringere gli stati che pagano meno tassi sui titoli di stato a integrare al fondo europeo una quota pari al risparmio che hanno, per cui la Germania dovrebbe dare all’Europa 30 miliardi all’anno in più e noi 30 miliardi in meno”.

“Bisogna ricordare inoltre alla Merkel che alla Germania è stato abbuonato gran parte del debito che aveva nei confronti degli stati vincitori della seconda guerra mondiale: nessuno ha posto il problema di come si era originato il debito pubblico tedesco, nessuno ha sottolineato che tale debito era stato fatto per pagare le armi con le quali i tedeschi hanno massacrato cento milioni di persone” spiega Samorì. “Si è detto: bisogna voltar pagina, bisogna andare avanti e permettere alla Germania di crescere per pura solidarietà di popoli. Ora la Merkel si deve ricordare di quella solidarietà. È vero, i tedeschi sono stati più bravi ma anche più fortunati di noi: noi abbiamo sprecato, rubato e mal gestito, però abbiamo un popolo come il suo e il nostro popolo adesso ha bisogno di solidarietà” conclude Samorì.