Il ministro dell’economia ultimamente latita, e lo fa in un momento di grande criticità per il nostro Paese. Certo, è facile comprendere il motivo della sparizione: il debito pubblico sta esplodendo, l’economia non cresce, la flessibilità è solo una parola e la manovra correttiva è alle porte.

Come è ben visibile, chiacchiere e parole, quando la produzione industriale cala, la disoccupazione aumenta e la povertà dilaga, servono a poco. Sarebbe il caso di tornare a votare per sostituire a un Governo di “belli e belle” un Governo di capaci con idee serie.

Gianpiero Samorì